summaryrefslogtreecommitdiffstats
path: root/Documentation/translations/it_IT/process/coding-style.rst
diff options
context:
space:
mode:
Diffstat (limited to 'Documentation/translations/it_IT/process/coding-style.rst')
-rw-r--r--Documentation/translations/it_IT/process/coding-style.rst1213
1 files changed, 1213 insertions, 0 deletions
diff --git a/Documentation/translations/it_IT/process/coding-style.rst b/Documentation/translations/it_IT/process/coding-style.rst
new file mode 100644
index 0000000000..5f244e16f5
--- /dev/null
+++ b/Documentation/translations/it_IT/process/coding-style.rst
@@ -0,0 +1,1213 @@
+.. include:: ../disclaimer-ita.rst
+
+:Original: :ref:`Documentation/process/coding-style.rst <codingstyle>`
+:Translator: Federico Vaga <federico.vaga@vaga.pv.it>
+
+.. _it_codingstyle:
+
+Stile del codice per il kernel Linux
+====================================
+
+Questo è un breve documento che descrive lo stile di codice preferito per
+il kernel Linux. Lo stile di codifica è molto personale e non voglio
+**forzare** nessuno ad accettare il mio, ma questo stile è quello che
+dev'essere usato per qualsiasi cosa che io sia in grado di mantenere, e l'ho
+preferito anche per molte altre cose. Per favore, almeno tenete in
+considerazione le osservazioni espresse qui.
+
+La prima cosa che suggerisco è quella di stamparsi una copia degli standard
+di codifica GNU e di NON leggerla. Bruciatela, è un grande gesto simbolico.
+
+Comunque, ecco i punti:
+
+1) Indentazione
+---------------
+
+La tabulazione (tab) è di 8 caratteri e così anche le indentazioni. Ci sono
+alcuni movimenti di eretici che vorrebbero l'indentazione a 4 (o perfino 2!)
+caratteri di profondità, che è simile al tentativo di definire il valore del
+pi-greco a 3.
+
+Motivazione: l'idea dell'indentazione è di definire chiaramente dove un blocco
+di controllo inizia e finisce. Specialmente quando siete rimasti a guardare lo
+schermo per 20 ore a file, troverete molto più facile capire i livelli di
+indentazione se questi sono larghi.
+
+Ora, alcuni rivendicano che un'indentazione da 8 caratteri sposta il codice
+troppo a destra e che quindi rende difficile la lettura su schermi a 80
+caratteri. La risposta a questa affermazione è che se vi servono più di 3
+livelli di indentazione, siete comunque fregati e dovreste correggere il vostro
+programma.
+
+In breve, l'indentazione ad 8 caratteri rende più facile la lettura, e in
+aggiunta vi avvisa quando state annidando troppo le vostre funzioni.
+Tenete ben a mente questo avviso.
+
+Al fine di facilitare l'indentazione del costrutto switch, si preferisce
+allineare sulla stessa colonna la parola chiave ``switch`` e i suoi
+subordinati ``case``. In questo modo si evita una doppia indentazione per
+i ``case``. Un esempio.:
+
+.. code-block:: c
+
+ switch (suffix) {
+ case 'G':
+ case 'g':
+ mem <<= 30;
+ break;
+ case 'M':
+ case 'm':
+ mem <<= 20;
+ break;
+ case 'K':
+ case 'k':
+ mem <<= 10;
+ fallthrough;
+ default:
+ break;
+ }
+
+A meno che non vogliate nascondere qualcosa, non mettete più istruzioni sulla
+stessa riga:
+
+.. code-block:: c
+
+ if (condition) do_this;
+ do_something_everytime;
+
+Non usate le virgole per evitare le parentesi:
+
+.. code-block:: c
+
+ if (condition)
+ do_this(), do_that();
+
+Invece, usate sempre le parentesi per racchiudere più istruzioni.
+
+.. code-block:: c
+
+ if (condition) {
+ do_this();
+ do_that();
+ }
+
+Non mettete nemmeno più assegnamenti sulla stessa riga. Lo stile del kernel
+è ultrasemplice. Evitate espressioni intricate.
+
+
+Al di fuori dei commenti, della documentazione ed escludendo i Kconfig, gli
+spazi non vengono mai usati per l'indentazione, e l'esempio qui sopra è
+volutamente errato.
+
+Procuratevi un buon editor di testo e non lasciate spazi bianchi alla fine
+delle righe.
+
+
+2) Spezzare righe lunghe e stringhe
+-----------------------------------
+
+Lo stile del codice riguarda la leggibilità e la manutenibilità utilizzando
+strumenti comuni.
+
+Come limite di riga si preferiscono le 80 colonne.
+
+Espressioni più lunghe di 80 colonne dovrebbero essere spezzettate in
+pezzi più piccoli, a meno che eccedere le 80 colonne non aiuti ad
+aumentare la leggibilità senza nascondere informazioni.
+
+I nuovi pezzi derivati sono sostanzialmente più corti degli originali
+e vengono posizionati più a destra. Uno stile molto comune è quello di
+allineare i nuovi pezzi alla parentesi aperta di una funzione.
+
+Lo stesso si applica, nei file d'intestazione, alle funzioni con una
+lista di argomenti molto lunga.
+
+Tuttavia, non spezzettate mai le stringhe visibili agli utenti come i
+messaggi di printk, questo perché inibireste la possibilità
+d'utilizzare grep per cercarle.
+
+3) Posizionamento di parentesi graffe e spazi
+---------------------------------------------
+
+Un altro problema che s'affronta sempre quando si parla di stile in C è
+il posizionamento delle parentesi graffe. Al contrario della dimensione
+dell'indentazione, non ci sono motivi tecnici sulla base dei quali scegliere
+una strategia di posizionamento o un'altra; ma il modo qui preferito,
+come mostratoci dai profeti Kernighan e Ritchie, è quello di
+posizionare la parentesi graffa di apertura per ultima sulla riga, e quella
+di chiusura per prima su una nuova riga, così:
+
+.. code-block:: c
+
+ if (x is true) {
+ we do y
+ }
+
+Questo è valido per tutte le espressioni che non siano funzioni (if, switch,
+for, while, do). Per esempio:
+
+.. code-block:: c
+
+ switch (action) {
+ case KOBJ_ADD:
+ return "add";
+ case KOBJ_REMOVE:
+ return "remove";
+ case KOBJ_CHANGE:
+ return "change";
+ default:
+ return NULL;
+ }
+
+Tuttavia, c'è il caso speciale, le funzioni: queste hanno la parentesi graffa
+di apertura all'inizio della riga successiva, quindi:
+
+.. code-block:: c
+
+ int function(int x)
+ {
+ body of function
+ }
+
+Eretici da tutto il mondo affermano che questa incoerenza è ...
+insomma ... incoerente, ma tutte le persone ragionevoli sanno che (a)
+K&R hanno **ragione** e (b) K&R hanno ragione. A parte questo, le funzioni
+sono comunque speciali (non potete annidarle in C).
+
+Notate che la graffa di chiusura è da sola su una riga propria, ad
+**eccezione** di quei casi dove è seguita dalla continuazione della stessa
+espressione, in pratica ``while`` nell'espressione do-while, oppure ``else``
+nell'espressione if-else, come questo:
+
+.. code-block:: c
+
+ do {
+ body of do-loop
+ } while (condition);
+
+e
+
+.. code-block:: c
+
+ if (x == y) {
+ ..
+ } else if (x > y) {
+ ...
+ } else {
+ ....
+ }
+
+Motivazione: K&R.
+
+Inoltre, notate che questo posizionamento delle graffe minimizza il numero
+di righe vuote senza perdere di leggibilità. In questo modo, dato che le
+righe sul vostro schermo non sono una risorsa illimitata (pensate ad uno
+terminale con 25 righe), avrete delle righe vuote da riempire con dei
+commenti.
+
+Non usate inutilmente le graffe dove una singola espressione è sufficiente.
+
+.. code-block:: c
+
+ if (condition)
+ action();
+
+e
+
+.. code-block:: none
+
+ if (condition)
+ do_this();
+ else
+ do_that();
+
+Questo non vale nel caso in cui solo un ramo dell'espressione if-else
+contiene una sola espressione; in quest'ultimo caso usate le graffe per
+entrambe i rami:
+
+.. code-block:: c
+
+ if (condition) {
+ do_this();
+ do_that();
+ } else {
+ otherwise();
+ }
+
+Inoltre, usate le graffe se un ciclo contiene più di una semplice istruzione:
+
+.. code-block:: c
+
+ while (condition) {
+ if (test)
+ do_something();
+ }
+
+3.1) Spazi
+**********
+
+Lo stile del kernel Linux per quanto riguarda gli spazi, dipende
+(principalmente) dalle funzioni e dalle parole chiave. Usate una spazio dopo
+(quasi tutte) le parole chiave. L'eccezioni più evidenti sono sizeof, typeof,
+alignof, e __attribute__, il cui aspetto è molto simile a quello delle
+funzioni (e in Linux, solitamente, sono usate con le parentesi, anche se il
+linguaggio non lo richiede; come ``sizeof info`` dopo aver dichiarato
+``struct fileinfo info``).
+
+Quindi utilizzate uno spazio dopo le seguenti parole chiave::
+
+ if, switch, case, for, do, while
+
+ma non con sizeof, typeof, alignof, o __attribute__. Ad esempio,
+
+.. code-block:: c
+
+
+ s = sizeof(struct file);
+
+Non aggiungete spazi attorno (dentro) ad un'espressione fra parentesi. Questo
+esempio è **brutto**:
+
+.. code-block:: c
+
+
+ s = sizeof( struct file );
+
+Quando dichiarate un puntatore ad una variabile o una funzione che ritorna un
+puntatore, il posto suggerito per l'asterisco ``*`` è adiacente al nome della
+variabile o della funzione, e non adiacente al nome del tipo. Esempi:
+
+.. code-block:: c
+
+
+ char *linux_banner;
+ unsigned long long memparse(char *ptr, char **retptr);
+ char *match_strdup(substring_t *s);
+
+Usate uno spazio attorno (da ogni parte) alla maggior parte degli operatori
+binari o ternari, come i seguenti::
+
+ = + - < > * / % | & ^ <= >= == != ? :
+
+ma non mettete spazi dopo gli operatori unari::
+
+ & * + - ~ ! sizeof typeof alignof __attribute__ defined
+
+nessuno spazio dopo l'operatore unario suffisso di incremento o decremento::
+
+ ++ --
+
+nessuno spazio dopo l'operatore unario prefisso di incremento o decremento::
+
+ ++ --
+
+e nessuno spazio attorno agli operatori dei membri di una struttura ``.`` e
+``->``.
+
+Non lasciate spazi bianchi alla fine delle righe. Alcuni editor con
+l'indentazione ``furba`` inseriranno gli spazi bianchi all'inizio di una nuova
+riga in modo appropriato, quindi potrete scrivere la riga di codice successiva
+immediatamente. Tuttavia, alcuni di questi stessi editor non rimuovono
+questi spazi bianchi quando non scrivete nulla sulla nuova riga, ad esempio
+perché volete lasciare una riga vuota. Il risultato è che finirete per avere
+delle righe che contengono spazi bianchi in coda.
+
+Git vi avviserà delle modifiche che aggiungono questi spazi vuoti di fine riga,
+e può opzionalmente rimuoverli per conto vostro; tuttavia, se state applicando
+una serie di modifiche, questo potrebbe far fallire delle modifiche successive
+perché il contesto delle righe verrà cambiato.
+
+4) Assegnare nomi
+-----------------
+
+C è un linguaggio spartano, e così dovrebbero esserlo i vostri nomi. Al
+contrario dei programmatori Modula-2 o Pascal, i programmatori C non usano
+nomi graziosi come ThisVariableIsATemporaryCounter. Un programmatore C
+chiamerebbe questa variabile ``tmp``, che è molto più facile da scrivere e
+non è una delle più difficili da capire.
+
+TUTTAVIA, nonostante i nomi con notazione mista siano da condannare, i nomi
+descrittivi per variabili globali sono un dovere. Chiamare una funzione
+globale ``pippo`` è un insulto.
+
+Le variabili GLOBALI (da usare solo se vi servono **davvero**) devono avere
+dei nomi descrittivi, così come le funzioni globali. Se avete una funzione
+che conta gli utenti attivi, dovreste chiamarla ``count_active_users()`` o
+qualcosa di simile, **non** dovreste chiamarla ``cntusr()``.
+
+Codificare il tipo di funzione nel suo nome (quella cosa chiamata notazione
+ungherese) è stupido - il compilatore conosce comunque il tipo e
+può verificarli, e inoltre confonde i programmatori.
+
+Le variabili LOCALI dovrebbero avere nomi corti, e significativi. Se avete
+un qualsiasi contatore di ciclo, probabilmente sarà chiamato ``i``.
+Chiamarlo ``loop_counter`` non è produttivo, non ci sono possibilità che
+``i`` possa non essere capito. Analogamente, ``tmp`` può essere una qualsiasi
+variabile che viene usata per salvare temporaneamente un valore.
+
+Se avete paura di fare casino coi nomi delle vostre variabili locali, allora
+avete un altro problema che è chiamato sindrome dello squilibrio dell'ormone
+della crescita delle funzioni. Vedere il capitolo 6 (funzioni).
+
+5) Definizione di tipi (typedef)
+--------------------------------
+
+Per favore non usate cose come ``vps_t``.
+Usare il typedef per strutture e puntatori è uno **sbaglio**. Quando vedete:
+
+.. code-block:: c
+
+ vps_t a;
+
+nei sorgenti, cosa significa?
+Se, invece, dicesse:
+
+.. code-block:: c
+
+ struct virtual_container *a;
+
+potreste dire cos'è effettivamente ``a``.
+
+Molte persone pensano che la definizione dei tipi ``migliori la leggibilità``.
+Non molto. Sono utili per:
+
+ (a) gli oggetti completamente opachi (dove typedef viene proprio usato allo
+ scopo di **nascondere** cosa sia davvero l'oggetto).
+
+ Esempio: ``pte_t`` eccetera sono oggetti opachi che potete usare solamente
+ con le loro funzioni accessorie.
+
+ .. note::
+ Gli oggetti opachi e le ``funzioni accessorie`` non sono, di per se,
+ una bella cosa. Il motivo per cui abbiamo cose come pte_t eccetera è
+ che davvero non c'è alcuna informazione portabile.
+
+ (b) i tipi chiaramente interi, dove l'astrazione **aiuta** ad evitare
+ confusione sul fatto che siano ``int`` oppure ``long``.
+
+ u8/u16/u32 sono typedef perfettamente accettabili, anche se ricadono
+ nella categoria (d) piuttosto che in questa.
+
+ .. note::
+
+ Ancora - dev'esserci una **ragione** per farlo. Se qualcosa è
+ ``unsigned long``, non c'è alcun bisogno di avere:
+
+ typedef unsigned long myfalgs_t;
+
+ ma se ci sono chiare circostanze in cui potrebbe essere ``unsigned int``
+ e in altre configurazioni ``unsigned long``, allora certamente typedef
+ è una buona scelta.
+
+ (c) quando di rado create letteralmente dei **nuovi** tipi su cui effettuare
+ verifiche.
+
+ (d) circostanze eccezionali, in cui si definiscono nuovi tipi identici a
+ quelli definiti dallo standard C99.
+
+ Nonostante ci voglia poco tempo per abituare occhi e cervello all'uso dei
+ tipi standard come ``uint32_t``, alcune persone ne obiettano l'uso.
+
+ Perciò, i tipi specifici di Linux ``u8/u16/u32/u64`` e i loro equivalenti
+ con segno, identici ai tipi standard, sono permessi- tuttavia, non sono
+ obbligatori per il nuovo codice.
+
+ (e) i tipi sicuri nella spazio utente.
+
+ In alcune strutture dati visibili dallo spazio utente non possiamo
+ richiedere l'uso dei tipi C99 e nemmeno i vari ``u32`` descritti prima.
+ Perciò, utilizziamo __u32 e tipi simili in tutte le strutture dati
+ condivise con lo spazio utente.
+
+Magari ci sono altri casi validi, ma la regola di base dovrebbe essere di
+non usare MAI MAI un typedef a meno che non rientri in una delle regole
+descritte qui.
+
+In generale, un puntatore, o una struttura a cui si ha accesso diretto in
+modo ragionevole, non dovrebbero **mai** essere definite con un typedef.
+
+6) Funzioni
+-----------
+
+Le funzioni dovrebbero essere brevi e carine, e fare una cosa sola. Dovrebbero
+occupare uno o due schermi di testo (come tutti sappiamo, la dimensione
+di uno schermo secondo ISO/ANSI è di 80x24), e fare una cosa sola e bene.
+
+La massima lunghezza di una funziona è inversamente proporzionale alla sua
+complessità e al livello di indentazione di quella funzione. Quindi, se avete
+una funzione che è concettualmente semplice ma che è implementata come un
+lunga (ma semplice) sequenza di caso-istruzione, dove avete molte piccole cose
+per molti casi differenti, allora va bene avere funzioni più lunghe.
+
+Comunque, se avete una funzione complessa e sospettate che uno studente
+non particolarmente dotato del primo anno delle scuole superiori potrebbe
+non capire cosa faccia la funzione, allora dovreste attenervi strettamente ai
+limiti. Usate funzioni di supporto con nomi descrittivi (potete chiedere al
+compilatore di renderle inline se credete che sia necessario per le
+prestazioni, e probabilmente farà un lavoro migliore di quanto avreste potuto
+fare voi).
+
+Un'altra misura delle funzioni sono il numero di variabili locali. Non
+dovrebbero eccedere le 5-10, oppure state sbagliando qualcosa. Ripensate la
+funzione, e dividetela in pezzettini. Generalmente, un cervello umano può
+seguire facilmente circa 7 cose diverse, di più lo confonderebbe. Lo sai
+d'essere brillante, ma magari vorresti riuscire a capire cos'avevi fatto due
+settimane prima.
+
+Nei file sorgenti, separate le funzioni con una riga vuota. Se la funzione è
+esportata, la macro **EXPORT** per questa funzione deve seguire immediatamente
+la riga della parentesi graffa di chiusura. Ad esempio:
+
+.. code-block:: c
+
+ int system_is_up(void)
+ {
+ return system_state == SYSTEM_RUNNING;
+ }
+ EXPORT_SYMBOL(system_is_up);
+
+6.1) Prototipi di funzione
+**************************
+
+Nei prototipi di funzione, includete i nomi dei parametri e i loro tipi.
+Nonostante questo non sia richiesto dal linguaggio C, in Linux viene preferito
+perché è un modo semplice per aggiungere informazioni importanti per il
+lettore.
+
+Non usate la parola chiave ``extern`` con le dichiarazioni di funzione perché
+rende le righe più lunghe e non è strettamente necessario.
+
+Quando scrivete i prototipi di funzione mantenete `l'ordine degli elementi <https://lore.kernel.org/mm-commits/CAHk-=wiOCLRny5aifWNhr621kYrJwhfURsa0vFPeUEm8mF0ufg@mail.gmail.com/>`_.
+
+Prendiamo questa dichiarazione di funzione come esempio::
+
+ __init void * __must_check action(enum magic value, size_t size, u8 count,
+ char *fmt, ...) __printf(4, 5) __malloc;
+
+L'ordine suggerito per gli elementi di un prototipo di funzione è il seguente:
+
+- classe d'archiviazione (in questo caso ``static __always_inline``. Da notare
+ che ``__always_inline`` è tecnicamente un attributo ma che viene trattato come
+ ``inline``)
+- attributi della classe di archiviazione (in questo caso ``__init``, in altre
+ parole la sezione, ma anche cose tipo ``__cold``)
+- il tipo di ritorno (in questo caso, ``void *``)
+- attributi per il valore di ritorno (in questo caso, ``__must_check``)
+- il nome della funzione (in questo caso, ``action``)
+- i parametri della funzione(in questo caso,
+ ``(enum magic value, size_t size, u8 count, char *fmt, ...)``,
+ da notare che va messo anche il nome del parametro)
+- attributi dei parametri (in questo caso, ``__printf(4, 5)``)
+- attributi per il comportamento della funzione (in questo caso, ``__malloc_``)
+
+Notate che per la **definizione** di una funzione (il altre parole il corpo
+della funzione), il compilatore non permette di usare gli attributi per i
+parametri dopo i parametri. In questi casi, devono essere messi dopo gli
+attributi della classe d'archiviazione (notate che la posizione di
+``__printf(4,5)`` cambia rispetto alla **dichiarazione**)::
+
+ static __always_inline __init __printf(4, 5) void * __must_check action(enum magic value,
+ size_t size, u8 count, char *fmt, ...) __malloc
+ {
+ ...
+ }*)**``)**``)``)``*)``)``)``)``*``)``)``)*)
+
+7) Centralizzare il ritorno delle funzioni
+------------------------------------------
+
+Sebbene sia deprecata da molte persone, l'istruzione goto è impiegata di
+frequente dai compilatori sotto forma di salto incondizionato.
+
+L'istruzione goto diventa utile quando una funzione ha punti d'uscita multipli
+e vanno eseguite alcune procedure di pulizia in comune. Se non è necessario
+pulire alcunché, allora ritornate direttamente.
+
+Assegnate un nome all'etichetta di modo che suggerisca cosa fa la goto o
+perché esiste. Un esempio di un buon nome potrebbe essere ``out_free_buffer:``
+se la goto libera (free) un ``buffer``. Evitate l'uso di nomi GW-BASIC come
+``err1:`` ed ``err2:``, potreste doverli riordinare se aggiungete o rimuovete
+punti d'uscita, e inoltre rende difficile verificarne la correttezza.
+
+I motivo per usare le goto sono:
+
+- i salti incondizionati sono più facili da capire e seguire
+- l'annidamento si riduce
+- si evita di dimenticare, per errore, di aggiornare un singolo punto d'uscita
+- aiuta il compilatore ad ottimizzare il codice ridondante ;)
+
+.. code-block:: c
+
+ int fun(int a)
+ {
+ int result = 0;
+ char *buffer;
+
+ buffer = kmalloc(SIZE, GFP_KERNEL);
+ if (!buffer)
+ return -ENOMEM;
+
+ if (condition1) {
+ while (loop1) {
+ ...
+ }
+ result = 1;
+ goto out_free_buffer;
+ }
+ ...
+ out_free_buffer:
+ kfree(buffer);
+ return result;
+ }
+
+Un baco abbastanza comune di cui bisogna prendere nota è il ``one err bugs``
+che assomiglia a questo:
+
+.. code-block:: c
+
+ err:
+ kfree(foo->bar);
+ kfree(foo);
+ return ret;
+
+Il baco in questo codice è che in alcuni punti d'uscita la variabile ``foo`` è
+NULL. Normalmente si corregge questo baco dividendo la gestione dell'errore in
+due parti ``err_free_bar:`` e ``err_free_foo:``:
+
+.. code-block:: c
+
+ err_free_bar:
+ kfree(foo->bar);
+ err_free_foo:
+ kfree(foo);
+ return ret;
+
+Idealmente, dovreste simulare condizioni d'errore per verificare i vostri
+percorsi d'uscita.
+
+
+8) Commenti
+-----------
+
+I commenti sono una buona cosa, ma c'è anche il rischio di esagerare. MAI
+spiegare COME funziona il vostro codice in un commento: è molto meglio
+scrivere il codice di modo che il suo funzionamento sia ovvio, inoltre
+spiegare codice scritto male è una perdita di tempo.
+
+Solitamente, i commenti devono dire COSA fa il codice, e non COME lo fa.
+Inoltre, cercate di evitare i commenti nel corpo della funzione: se la
+funzione è così complessa che dovete commentarla a pezzi, allora dovreste
+tornare al punto 6 per un momento. Potete mettere dei piccoli commenti per
+annotare o avvisare il lettore circa un qualcosa di particolarmente arguto
+(o brutto), ma cercate di non esagerare. Invece, mettete i commenti in
+testa alla funzione spiegando alle persone cosa fa, e possibilmente anche
+il PERCHÉ.
+
+Per favore, quando commentate una funzione dell'API del kernel usate il
+formato kernel-doc. Per maggiori dettagli, leggete i file in
+:ref::ref:`Documentation/translations/it_IT/doc-guide/ <it_doc_guide>` e in
+``script/kernel-doc``.
+
+Lo stile preferito per i commenti più lunghi (multi-riga) è:
+
+.. code-block:: c
+
+ /*
+ * This is the preferred style for multi-line
+ * comments in the Linux kernel source code.
+ * Please use it consistently.
+ *
+ * Description: A column of asterisks on the left side,
+ * with beginning and ending almost-blank lines.
+ */
+
+Per i file in net/ e in drivers/net/ lo stile preferito per i commenti
+più lunghi (multi-riga) è leggermente diverso.
+
+.. code-block:: c
+
+ /* The preferred comment style for files in net/ and drivers/net
+ * looks like this.
+ *
+ * It is nearly the same as the generally preferred comment style,
+ * but there is no initial almost-blank line.
+ */
+
+È anche importante commentare i dati, sia per i tipi base che per tipi
+derivati. A questo scopo, dichiarate un dato per riga (niente virgole
+per una dichiarazione multipla). Questo vi lascerà spazio per un piccolo
+commento per spiegarne l'uso.
+
+
+9) Avete fatto un pasticcio
+---------------------------
+
+Va bene, li facciamo tutti. Probabilmente vi è stato detto dal vostro
+aiutante Unix di fiducia che ``GNU emacs`` formatta automaticamente il
+codice C per conto vostro, e avete notato che sì, in effetti lo fa, ma che
+i modi predefiniti non sono proprio allettanti (infatti, sono peggio che
+premere tasti a caso - un numero infinito di scimmie che scrivono in
+GNU emacs non faranno mai un buon programma).
+
+Quindi, potete sbarazzarvi di GNU emacs, o riconfigurarlo con valori più
+sensati. Per fare quest'ultima cosa, potete appiccicare il codice che
+segue nel vostro file .emacs:
+
+.. code-block:: none
+
+ (defun c-lineup-arglist-tabs-only (ignored)
+ "Line up argument lists by tabs, not spaces"
+ (let* ((anchor (c-langelem-pos c-syntactic-element))
+ (column (c-langelem-2nd-pos c-syntactic-element))
+ (offset (- (1+ column) anchor))
+ (steps (floor offset c-basic-offset)))
+ (* (max steps 1)
+ c-basic-offset)))
+
+ (dir-locals-set-class-variables
+ 'linux-kernel
+ '((c-mode . (
+ (c-basic-offset . 8)
+ (c-label-minimum-indentation . 0)
+ (c-offsets-alist . (
+ (arglist-close . c-lineup-arglist-tabs-only)
+ (arglist-cont-nonempty .
+ (c-lineup-gcc-asm-reg c-lineup-arglist-tabs-only))
+ (arglist-intro . +)
+ (brace-list-intro . +)
+ (c . c-lineup-C-comments)
+ (case-label . 0)
+ (comment-intro . c-lineup-comment)
+ (cpp-define-intro . +)
+ (cpp-macro . -1000)
+ (cpp-macro-cont . +)
+ (defun-block-intro . +)
+ (else-clause . 0)
+ (func-decl-cont . +)
+ (inclass . +)
+ (inher-cont . c-lineup-multi-inher)
+ (knr-argdecl-intro . 0)
+ (label . -1000)
+ (statement . 0)
+ (statement-block-intro . +)
+ (statement-case-intro . +)
+ (statement-cont . +)
+ (substatement . +)
+ ))
+ (indent-tabs-mode . t)
+ (show-trailing-whitespace . t)
+ ))))
+
+ (dir-locals-set-directory-class
+ (expand-file-name "~/src/linux-trees")
+ 'linux-kernel)
+
+Questo farà funzionare meglio emacs con lo stile del kernel per i file che
+si trovano nella cartella ``~/src/linux-trees``.
+
+Ma anche se doveste fallire nell'ottenere una formattazione sensata in emacs
+non tutto è perduto: usate ``indent``.
+
+Ora, ancora, GNU indent ha la stessa configurazione decerebrata di GNU emacs,
+ed è per questo che dovete passargli alcune opzioni da riga di comando.
+Tuttavia, non è così terribile, perché perfino i creatori di GNU indent
+riconoscono l'autorità di K&R (le persone del progetto GNU non sono cattive,
+sono solo mal indirizzate sull'argomento), quindi date ad indent le opzioni
+``-kr -i8`` (che significa ``K&R, 8 caratteri di indentazione``), o utilizzate
+``scripts/Lindent`` che indenterà usando l'ultimo stile.
+
+``indent`` ha un sacco di opzioni, e specialmente quando si tratta di
+riformattare i commenti dovreste dare un'occhiata alle pagine man.
+Ma ricordatevi: ``indent`` non è un correttore per una cattiva programmazione.
+
+Da notare che potete utilizzare anche ``clang-format`` per aiutarvi con queste
+regole, per riformattare rapidamente ad automaticamente alcune parti del
+vostro codice, e per revisionare interi file al fine di identificare errori
+di stile, refusi e possibilmente anche delle migliorie. È anche utile per
+ordinare gli ``#include``, per allineare variabili/macro, per ridistribuire
+il testo e altre cose simili.
+Per maggiori dettagli, consultate il file
+:ref:`Documentation/translations/it_IT/process/clang-format.rst <it_clangformat>`.
+
+
+10) File di configurazione Kconfig
+----------------------------------
+
+Per tutti i file di configurazione Kconfig* che si possono trovare nei
+sorgenti, l'indentazione è un po' differente. Le linee dopo un ``config``
+sono indentate con un tab, mentre il testo descrittivo è indentato di
+ulteriori due spazi. Esempio::
+
+ config AUDIT
+ bool "Auditing support"
+ depends on NET
+ help
+ Enable auditing infrastructure that can be used with another
+ kernel subsystem, such as SELinux (which requires this for
+ logging of avc messages output). Does not do system-call
+ auditing without CONFIG_AUDITSYSCALL.
+
+Le funzionalità davvero pericolose (per esempio il supporto alla scrittura
+per certi filesystem) dovrebbero essere dichiarate chiaramente come tali
+nella stringa di titolo::
+
+ config ADFS_FS_RW
+ bool "ADFS write support (DANGEROUS)"
+ depends on ADFS_FS
+ ...
+
+Per la documentazione completa sui file di configurazione, consultate
+il documento Documentation/kbuild/kconfig-language.rst
+
+
+11) Strutture dati
+------------------
+
+Le strutture dati che hanno una visibilità superiore al contesto del
+singolo thread in cui vengono create e distrutte, dovrebbero sempre
+avere un contatore di riferimenti. Nel kernel non esiste un
+*garbage collector* (e fuori dal kernel i *garbage collector* sono lenti
+e inefficienti), questo significa che **dovete** assolutamente avere un
+contatore di riferimenti per ogni cosa che usate.
+
+Avere un contatore di riferimenti significa che potete evitare la
+sincronizzazione e permette a più utenti di accedere alla struttura dati
+in parallelo - e non doversi preoccupare di una struttura dati che
+improvvisamente sparisce dalla loro vista perché il loro processo dormiva
+o stava facendo altro per un attimo.
+
+Da notare che la sincronizzazione **non** si sostituisce al conteggio dei
+riferimenti. La sincronizzazione ha lo scopo di mantenere le strutture
+dati coerenti, mentre il conteggio dei riferimenti è una tecnica di gestione
+della memoria. Solitamente servono entrambe le cose, e non vanno confuse fra
+di loro.
+
+Quando si hanno diverse classi di utenti, le strutture dati possono avere
+due livelli di contatori di riferimenti. Il contatore di classe conta
+il numero dei suoi utenti, e il contatore globale viene decrementato una
+sola volta quando il contatore di classe va a zero.
+
+Un esempio di questo tipo di conteggio dei riferimenti multi-livello può
+essere trovato nella gestore della memoria (``struct mm_sturct``: mm_user e
+mm_count), e nel codice dei filesystem (``struct super_block``: s_count e
+s_active).
+
+Ricordatevi: se un altro thread può trovare la vostra struttura dati, e non
+avete un contatore di riferimenti per essa, quasi certamente avete un baco.
+
+12) Macro, enumerati e RTL
+---------------------------
+
+I nomi delle macro che definiscono delle costanti e le etichette degli
+enumerati sono scritte in maiuscolo.
+
+.. code-block:: c
+
+ #define CONSTANT 0x12345
+
+Gli enumerati sono da preferire quando si definiscono molte costanti correlate.
+
+I nomi delle macro in MAIUSCOLO sono preferibili ma le macro che assomigliano
+a delle funzioni possono essere scritte in minuscolo.
+
+Generalmente, le funzioni inline sono preferibili rispetto alle macro che
+sembrano funzioni.
+
+Le macro che contengono più istruzioni dovrebbero essere sempre chiuse in un
+blocco do - while:
+
+.. code-block:: c
+
+ #define macrofun(a, b, c) \
+ do { \
+ if (a == 5) \
+ do_this(b, c); \
+ } while (0)
+
+Cose da evitare quando si usano le macro:
+
+1) le macro che hanno effetti sul flusso del codice:
+
+.. code-block:: c
+
+ #define FOO(x) \
+ do { \
+ if (blah(x) < 0) \
+ return -EBUGGERED; \
+ } while (0)
+
+sono **proprio** una pessima idea. Sembra una chiamata a funzione ma termina
+la funzione chiamante; non cercate di rompere il decodificatore interno di
+chi legge il codice.
+
+2) le macro che dipendono dall'uso di una variabile locale con un nome magico:
+
+.. code-block:: c
+
+ #define FOO(val) bar(index, val)
+
+potrebbe sembrare una bella cosa, ma è dannatamente confusionario quando uno
+legge il codice e potrebbe romperlo con una cambiamento che sembra innocente.
+
+3) le macro con argomenti che sono utilizzati come l-values; questo potrebbe
+ritorcervisi contro se qualcuno, per esempio, trasforma FOO in una funzione
+inline.
+
+4) dimenticatevi delle precedenze: le macro che definiscono espressioni devono
+essere racchiuse fra parentesi. State attenti a problemi simili con le macro
+parametrizzate.
+
+.. code-block:: c
+
+ #define CONSTANT 0x4000
+ #define CONSTEXP (CONSTANT | 3)
+
+5) collisione nello spazio dei nomi quando si definisce una variabile locale in
+una macro che sembra una funzione:
+
+.. code-block:: c
+
+ #define FOO(x) \
+ ({ \
+ typeof(x) ret; \
+ ret = calc_ret(x); \
+ (ret); \
+ })
+
+ret è un nome comune per una variabile locale - __foo_ret difficilmente
+andrà in conflitto con una variabile già esistente.
+
+Il manuale di cpp si occupa esaustivamente delle macro. Il manuale di sviluppo
+di gcc copre anche l'RTL che viene usato frequentemente nel kernel per il
+linguaggio assembler.
+
+13) Visualizzare i messaggi del kernel
+--------------------------------------
+
+Agli sviluppatori del kernel piace essere visti come dotti. Tenete un occhio
+di riguardo per l'ortografia e farete una belle figura. In inglese, evitate
+l'uso incorretto di abbreviazioni come ``dont``: usate ``do not`` oppure
+``don't``. Scrivete messaggi concisi, chiari, e inequivocabili.
+
+I messaggi del kernel non devono terminare con un punto fermo.
+
+Scrivere i numeri fra parentesi (%d) non migliora alcunché e per questo
+dovrebbero essere evitati.
+
+Ci sono alcune macro per la diagnostica in <linux/dev_printk.h> che dovreste
+usare per assicurarvi che i messaggi vengano associati correttamente ai
+dispositivi e ai driver, e che siano etichettati correttamente: dev_err(),
+dev_warn(), dev_info(), e così via. Per messaggi che non sono associati ad
+alcun dispositivo, <linux/printk.h> definisce pr_info(), pr_warn(), pr_err(),
+eccetera.
+
+Tirar fuori un buon messaggio di debug può essere una vera sfida; e quando
+l'avete può essere d'enorme aiuto per risolvere problemi da remoto.
+Tuttavia, i messaggi di debug sono gestiti differentemente rispetto agli
+altri. Le funzioni pr_XXX() stampano incondizionatamente ma pr_debug() no;
+essa non viene compilata nella configurazione predefinita, a meno che
+DEBUG o CONFIG_DYNAMIC_DEBUG non vengono impostati. Questo vale anche per
+dev_dbg() e in aggiunta VERBOSE_DEBUG per aggiungere i messaggi dev_vdbg().
+
+Molti sottosistemi hanno delle opzioni di debug in Kconfig che aggiungono
+-DDEBUG nei corrispettivi Makefile, e in altri casi aggiungono #define DEBUG
+in specifici file. Infine, quando un messaggio di debug dev'essere stampato
+incondizionatamente, per esempio perché siete già in una sezione di debug
+racchiusa in #ifdef, potete usare printk(KERN_DEBUG ...).
+
+14) Assegnare memoria
+---------------------
+
+Il kernel fornisce i seguenti assegnatori ad uso generico:
+kmalloc(), kzalloc(), kmalloc_array(), kcalloc(), vmalloc(), e vzalloc().
+Per maggiori informazioni, consultate la documentazione dell'API:
+:ref:`Documentation/translations/it_IT/core-api/memory-allocation.rst <it_memory_allocation>`
+
+Il modo preferito per passare la dimensione di una struttura è il seguente:
+
+.. code-block:: c
+
+ p = kmalloc(sizeof(*p), ...);
+
+La forma alternativa, dove il nome della struttura viene scritto interamente,
+peggiora la leggibilità e introduce possibili bachi quando il tipo di
+puntatore cambia tipo ma il corrispondente sizeof non viene aggiornato.
+
+Il valore di ritorno è un puntatore void, effettuare un cast su di esso è
+ridondante. La conversione fra un puntatore void e un qualsiasi altro tipo
+di puntatore è garantito dal linguaggio di programmazione C.
+
+Il modo preferito per assegnare un vettore è il seguente:
+
+.. code-block:: c
+
+ p = kmalloc_array(n, sizeof(...), ...);
+
+Il modo preferito per assegnare un vettore a zero è il seguente:
+
+.. code-block:: c
+
+ p = kcalloc(n, sizeof(...), ...);
+
+Entrambe verificano la condizione di overflow per la dimensione
+d'assegnamento n * sizeof(...), se accade ritorneranno NULL.
+
+Questi allocatori generici producono uno *stack dump* in caso di fallimento
+a meno che non venga esplicitamente specificato __GFP_NOWARN. Quindi, nella
+maggior parte dei casi, è inutile stampare messaggi aggiuntivi quando uno di
+questi allocatori ritornano un puntatore NULL.
+
+15) Il morbo inline
+-------------------
+
+Sembra che ci sia la percezione errata che gcc abbia una qualche magica
+opzione "rendimi più veloce" chiamata ``inline``. In alcuni casi l'uso di
+inline è appropriato (per esempio in sostituzione delle macro, vedi
+capitolo 12), ma molto spesso non lo è. L'uso abbondante della parola chiave
+inline porta ad avere un kernel più grande, che si traduce in un sistema nel
+suo complesso più lento per via di una cache per le istruzioni della CPU più
+grande e poi semplicemente perché ci sarà meno spazio disponibile per una
+pagina di cache. Pensateci un attimo; una fallimento nella cache causa una
+ricerca su disco che può tranquillamente richiedere 5 millisecondi. Ci sono
+TANTI cicli di CPU che potrebbero essere usati in questi 5 millisecondi.
+
+Spesso le persone dicono che aggiungere inline a delle funzioni dichiarate
+static e utilizzare una sola volta è sempre una scelta vincente perché non
+ci sono altri compromessi. Questo è tecnicamente vero ma gcc è in grado di
+trasformare automaticamente queste funzioni in inline; i problemi di
+manutenzione del codice per rimuovere gli inline quando compare un secondo
+utente surclassano il potenziale vantaggio nel suggerire a gcc di fare una
+cosa che avrebbe fatto comunque.
+
+16) Nomi e valori di ritorno delle funzioni
+-------------------------------------------
+
+Le funzioni possono ritornare diversi tipi di valori, e uno dei più comuni
+è quel valore che indica se una funzione ha completato con successo o meno.
+Questo valore può essere rappresentato come un codice di errore intero
+(-Exxx = fallimento, 0 = successo) oppure un booleano di successo
+(0 = fallimento, non-zero = successo).
+
+Mischiare questi due tipi di rappresentazioni è un terreno fertile per
+i bachi più insidiosi. Se il linguaggio C includesse una forte distinzione
+fra gli interi e i booleani, allora il compilatore potrebbe trovare questi
+errori per conto nostro ... ma questo non c'è. Per evitare di imbattersi
+in questo tipo di baco, seguite sempre la seguente convenzione::
+
+ Se il nome di una funzione è un'azione o un comando imperativo,
+ essa dovrebbe ritornare un codice di errore intero. Se il nome
+ è un predicato, la funzione dovrebbe ritornare un booleano di
+ "successo"
+
+Per esempio, ``add work`` è un comando, e la funzione add_work() ritorna 0
+in caso di successo o -EBUSY in caso di fallimento. Allo stesso modo,
+``PCI device present`` è un predicato, e la funzione pci_dev_present() ritorna
+1 se trova il dispositivo corrispondente con successo, altrimenti 0.
+
+Tutte le funzioni esportate (EXPORT) devono rispettare questa convenzione, e
+così dovrebbero anche tutte le funzioni pubbliche. Le funzioni private
+(static) possono non seguire questa convenzione, ma è comunque raccomandato
+che lo facciano.
+
+Le funzioni il cui valore di ritorno è il risultato di una computazione,
+piuttosto che l'indicazione sul successo di tale computazione, non sono
+soggette a questa regola. Solitamente si indicano gli errori ritornando un
+qualche valore fuori dai limiti. Un tipico esempio è quello delle funzioni
+che ritornano un puntatore; queste utilizzano NULL o ERR_PTR come meccanismo
+di notifica degli errori.
+
+17) L'uso di bool
+-----------------
+
+Nel kernel Linux il tipo bool deriva dal tipo _Bool dello standard C99.
+Un valore bool può assumere solo i valori 0 o 1, e implicitamente o
+esplicitamente la conversione a bool converte i valori in vero (*true*) o
+falso (*false*). Quando si usa un tipo bool il costrutto !! non sarà più
+necessario, e questo va ad eliminare una certa serie di bachi.
+
+Quando si usano i valori booleani, dovreste utilizzare le definizioni di true
+e false al posto dei valori 1 e 0.
+
+Per il valore di ritorno delle funzioni e per le variabili sullo stack, l'uso
+del tipo bool è sempre appropriato. L'uso di bool viene incoraggiato per
+migliorare la leggibilità e spesso è molto meglio di 'int' nella gestione di
+valori booleani.
+
+Non usate bool se per voi sono importanti l'ordine delle righe di cache o
+la loro dimensione; la dimensione e l'allineamento cambia a seconda
+dell'architettura per la quale è stato compilato. Le strutture che sono state
+ottimizzate per l'allineamento o la dimensione non dovrebbero usare bool.
+
+Se una struttura ha molti valori true/false, considerate l'idea di raggrupparli
+in un intero usando campi da 1 bit, oppure usate un tipo dalla larghezza fissa,
+come u8.
+
+Come per gli argomenti delle funzioni, molti valori true/false possono essere
+raggruppati in un singolo argomento a bit denominato 'flags'; spesso 'flags' è
+un'alternativa molto più leggibile se si hanno valori costanti per true/false.
+
+Detto ciò, un uso parsimonioso di bool nelle strutture dati e negli argomenti
+può migliorare la leggibilità.
+
+18) Non reinventate le macro del kernel
+---------------------------------------
+
+Il file di intestazione include/linux/kernel.h contiene un certo numero
+di macro che dovreste usare piuttosto che implementarne una qualche variante.
+Per esempio, se dovete calcolare la lunghezza di un vettore, sfruttate la
+macro:
+
+.. code-block:: c
+
+ #define ARRAY_SIZE(x) (sizeof(x) / sizeof((x)[0]))
+
+Analogamente, se dovete calcolare la dimensione di un qualche campo di una
+struttura, usate
+
+.. code-block:: c
+
+ #define sizeof_field(t, f) (sizeof(((t*)0)->f))
+
+Ci sono anche le macro min() e max() che, se vi serve, effettuano un controllo
+rigido sui tipi. Sentitevi liberi di leggere attentamente questo file
+d'intestazione per scoprire cos'altro è stato definito che non dovreste
+reinventare nel vostro codice.
+
+19) Linee di configurazione degli editor e altre schifezze
+-----------------------------------------------------------
+
+Alcuni editor possono interpretare dei parametri di configurazione integrati
+nei file sorgenti e indicati con dai marcatori speciali. Per esempio, emacs
+interpreta le linee marcate nel seguente modo:
+
+.. code-block:: c
+
+ -*- mode: c -*-
+
+O come queste:
+
+.. code-block:: c
+
+ /*
+ Local Variables:
+ compile-command: "gcc -DMAGIC_DEBUG_FLAG foo.c"
+ End:
+ */
+
+Vim interpreta i marcatori come questi:
+
+.. code-block:: c
+
+ /* vim:set sw=8 noet */
+
+Non includete nessuna di queste cose nei file sorgenti. Le persone hanno le
+proprie configurazioni personali per l'editor, e i vostri sorgenti non
+dovrebbero sovrascrivergliele. Questo vale anche per i marcatori
+d'indentazione e di modalità d'uso. Le persone potrebbero aver configurato una
+modalità su misura, oppure potrebbero avere qualche altra magia per far
+funzionare bene l'indentazione.
+
+20) Inline assembly
+-------------------
+
+Nel codice specifico per un'architettura, potreste aver bisogno di codice
+*inline assembly* per interfacciarvi col processore o con una funzionalità
+specifica della piattaforma. Non esitate a farlo quando è necessario.
+Comunque, non usatele gratuitamente quando il C può fare la stessa cosa.
+Potete e dovreste punzecchiare l'hardware in C quando è possibile.
+
+Considerate la scrittura di una semplice funzione che racchiude pezzi comuni
+di codice assembler piuttosto che continuare a riscrivere delle piccole
+varianti. Ricordatevi che l' *inline assembly* può utilizzare i parametri C.
+
+Il codice assembler più corposo e non banale dovrebbe andare nei file .S,
+coi rispettivi prototipi C definiti nei file d'intestazione. I prototipi C
+per le funzioni assembler dovrebbero usare ``asmlinkage``.
+
+Potreste aver bisogno di marcare il vostro codice asm come volatile al fine
+d'evitare che GCC lo rimuova quando pensa che non ci siano effetti collaterali.
+Non c'è sempre bisogno di farlo, e farlo quando non serve limita le
+ottimizzazioni.
+
+Quando scrivete una singola espressione *inline assembly* contenente più
+istruzioni, mettete ognuna di queste istruzioni in una stringa e riga diversa;
+ad eccezione dell'ultima stringa/istruzione, ognuna deve terminare con ``\n\t``
+al fine di allineare correttamente l'assembler che verrà generato:
+
+.. code-block:: c
+
+ asm ("magic %reg1, #42\n\t"
+ "more_magic %reg2, %reg3"
+ : /* outputs */ : /* inputs */ : /* clobbers */);
+
+21) Compilazione sotto condizione
+---------------------------------
+
+Ovunque sia possibile, non usate le direttive condizionali del preprocessore
+(#if, #ifdef) nei file .c; farlo rende il codice difficile da leggere e da
+seguire. Invece, usate queste direttive nei file d'intestazione per definire
+le funzioni usate nei file .c, fornendo i relativi stub nel caso #else,
+e quindi chiamate queste funzioni senza condizioni di preprocessore. Il
+compilatore non produrrà alcun codice per le funzioni stub, produrrà gli
+stessi risultati, e la logica rimarrà semplice da seguire.
+
+È preferibile non compilare intere funzioni piuttosto che porzioni d'esse o
+porzioni d'espressioni. Piuttosto che mettere una ifdef in un'espressione,
+fattorizzate parte dell'espressione, o interamente, in funzioni e applicate
+la direttiva condizionale su di esse.
+
+Se avete una variabile o funzione che potrebbe non essere usata in alcune
+configurazioni, e quindi il compilatore potrebbe avvisarvi circa la definizione
+inutilizzata, marcate questa definizione come __maybe_unused piuttosto che
+racchiuderla in una direttiva condizionale del preprocessore. (Comunque,
+se una variabile o funzione è *sempre* inutilizzata, rimuovetela).
+
+Nel codice, dov'è possibile, usate la macro IS_ENABLED per convertire i
+simboli Kconfig in espressioni booleane C, e quindi usatela nelle classiche
+condizioni C:
+
+.. code-block:: c
+
+ if (IS_ENABLED(CONFIG_SOMETHING)) {
+ ...
+ }
+
+Il compilatore valuterà la condizione come costante (constant-fold), e quindi
+includerà o escluderà il blocco di codice come se fosse in un #ifdef, quindi
+non ne aumenterà il tempo di esecuzione. Tuttavia, questo permette al
+compilatore C di vedere il codice nel blocco condizionale e verificarne la
+correttezza (sintassi, tipi, riferimenti ai simboli, eccetera). Quindi
+dovete comunque utilizzare #ifdef se il codice nel blocco condizionale esiste
+solo quando la condizione è soddisfatta.
+
+Alla fine di un blocco corposo di #if o #ifdef (più di alcune linee),
+mettete un commento sulla stessa riga di #endif, annotando la condizione
+che termina. Per esempio:
+
+.. code-block:: c
+
+ #ifdef CONFIG_SOMETHING
+ ...
+ #endif /* CONFIG_SOMETHING */
+
+Appendice I) riferimenti
+------------------------
+
+The C Programming Language, Second Edition
+by Brian W. Kernighan and Dennis M. Ritchie.
+Prentice Hall, Inc., 1988.
+ISBN 0-13-110362-8 (paperback), 0-13-110370-9 (hardback).
+
+The Practice of Programming
+by Brian W. Kernighan and Rob Pike.
+Addison-Wesley, Inc., 1999.
+ISBN 0-201-61586-X.
+
+Manuali GNU - nei casi in cui sono compatibili con K&R e questo documento -
+per indent, cpp, gcc e i suoi dettagli interni, tutto disponibile qui
+https://www.gnu.org/manual/
+
+WG14 è il gruppo internazionale di standardizzazione per il linguaggio C,
+URL: https://www.open-std.org/JTC1/SC22/WG14/
+
+Kernel CodingStyle, by greg@kroah.com at OLS 2002:
+http://www.kroah.com/linux/talks/ols_2002_kernel_codingstyle_talk/html/