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author | Daniel Baumann <daniel.baumann@progress-linux.org> | 2024-04-07 18:49:45 +0000 |
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committer | Daniel Baumann <daniel.baumann@progress-linux.org> | 2024-04-07 18:49:45 +0000 |
commit | 2c3c1048746a4622d8c89a29670120dc8fab93c4 (patch) | |
tree | 848558de17fb3008cdf4d861b01ac7781903ce39 /Documentation/translations/it_IT/process/deprecated.rst | |
parent | Initial commit. (diff) | |
download | linux-2c3c1048746a4622d8c89a29670120dc8fab93c4.tar.xz linux-2c3c1048746a4622d8c89a29670120dc8fab93c4.zip |
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Signed-off-by: Daniel Baumann <daniel.baumann@progress-linux.org>
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-rw-r--r-- | Documentation/translations/it_IT/process/deprecated.rst | 384 |
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diff --git a/Documentation/translations/it_IT/process/deprecated.rst b/Documentation/translations/it_IT/process/deprecated.rst new file mode 100644 index 000000000..febf83897 --- /dev/null +++ b/Documentation/translations/it_IT/process/deprecated.rst @@ -0,0 +1,384 @@ +.. SPDX-License-Identifier: GPL-2.0 + +.. include:: ../disclaimer-ita.rst + +:Original: :ref:`Documentation/process/deprecated.rst <deprecated>` +:Translator: Federico Vaga <federico.vaga@vaga.pv.it> + +.. _it_deprecated: + +============================================================================== +Interfacce deprecate, caratteristiche del linguaggio, attributi, e convenzioni +============================================================================== + +In un mondo perfetto, sarebbe possibile prendere tutti gli usi di +un'interfaccia deprecata e convertirli in quella nuova, e così sarebbe +possibile rimuovere la vecchia interfaccia in un singolo ciclo di sviluppo. +Tuttavia, per via delle dimensioni del kernel, la gerarchia dei manutentori e +le tempistiche, non è sempre possibile fare questo tipo di conversione tutta +in una volta. Questo significa che nuove istanze di una vecchia interfaccia +potrebbero aggiungersi al kernel proprio quando si sta cercando di rimuoverle, +aumentando così il carico di lavoro. Al fine di istruire gli sviluppatori su +cosa è considerato deprecato (e perché), è stata create la seguente lista a cui +fare riferimento quando qualcuno propone modifiche che usano cose deprecate. + +__deprecated +------------ +Nonostante questo attributo marchi visibilmente un interfaccia come deprecata, +`non produce più alcun avviso durante la compilazione +<https://git.kernel.org/linus/771c035372a036f83353eef46dbb829780330234>`_ +perché uno degli obiettivi del kernel è quello di compilare senza avvisi; +inoltre, nessuno stava agendo per rimuovere queste interfacce. Nonostante l'uso +di `__deprecated` in un file d'intestazione sia opportuno per segnare una +interfaccia come 'vecchia', questa non è una soluzione completa. L'interfaccia +deve essere rimossa dal kernel, o aggiunta a questo documento per scoraggiarne +l'uso. + +BUG() e BUG_ON() +---------------- +Al loro posto usate WARN() e WARN_ON() per gestire le +condizioni "impossibili" e gestitele come se fosse possibile farlo. +Nonostante le funzioni della famiglia BUG() siano state progettate +per asserire "situazioni impossibili" e interrompere in sicurezza un +thread del kernel, queste si sono rivelate essere troppo rischiose +(per esempio, in quale ordine rilasciare i *lock*? Ci sono stati che +sono stati ripristinati?). Molto spesso l'uso di BUG() +destabilizza il sistema o lo corrompe del tutto, il che rende +impossibile un'attività di debug o anche solo leggere un rapporto +circa l'errore. Linus ha un'opinione molto critica al riguardo: +`email 1 +<https://lore.kernel.org/lkml/CA+55aFy6jNLsywVYdGp83AMrXBo_P-pkjkphPGrO=82SPKCpLQ@mail.gmail.com/>`_, +`email 2 +<https://lore.kernel.org/lkml/CAHk-=whDHsbK3HTOpTF=ue_o04onRwTEaK_ZoJp_fjbqq4+=Jw@mail.gmail.com/>`_ + +Tenete presente che la famiglia di funzioni WARN() dovrebbe essere +usato solo per situazioni che si suppone siano "impossibili". Se +volete avvisare gli utenti riguardo a qualcosa di possibile anche se +indesiderato, usare le funzioni della famiglia pr_warn(). Chi +amministra il sistema potrebbe aver attivato l'opzione sysctl +*panic_on_warn* per essere sicuri che il sistema smetta di funzionare +in caso si verifichino delle condizioni "inaspettate". (per esempio, +date un'occhiata al questo `commit +<https://git.kernel.org/linus/d4689846881d160a4d12a514e991a740bcb5d65a>`_) + +Calcoli codificati negli argomenti di un allocatore +---------------------------------------------------- +Il calcolo dinamico delle dimensioni (specialmente le moltiplicazioni) non +dovrebbero essere fatto negli argomenti di funzioni di allocazione di memoria +(o simili) per via del rischio di overflow. Questo può portare a valori più +piccoli di quelli che il chiamante si aspettava. L'uso di questo modo di +allocare può portare ad un overflow della memoria di heap e altri +malfunzionamenti. (Si fa eccezione per valori numerici per i quali il +compilatore può generare avvisi circa un potenziale overflow. Tuttavia, anche in +questi casi è preferibile riscrivere il codice come suggerito di seguito). + +Per esempio, non usate ``count * size`` come argomento:: + + foo = kmalloc(count * size, GFP_KERNEL); + +Al suo posto, si dovrebbe usare l'allocatore a due argomenti:: + + foo = kmalloc_array(count, size, GFP_KERNEL); + +Nello specifico, kmalloc() può essere sostituta da kmalloc_array(), e kzalloc() +da kcalloc(). + +Se questo tipo di allocatore non è disponibile, allora dovrebbero essere usate +le funzioni del tipo *saturate-on-overflow*:: + + bar = vmalloc(array_size(count, size)); + +Un altro tipico caso da evitare è quello di calcolare la dimensione di una +struttura seguita da un vettore di altre strutture, come nel seguente caso:: + + header = kzalloc(sizeof(*header) + count * sizeof(*header->item), + GFP_KERNEL); + +Invece, usate la seguente funzione:: + + header = kzalloc(struct_size(header, item, count), GFP_KERNEL); + +.. note:: Se per caso state usando struct_size() su una struttura dati che + in coda contiene un array di lunghezza zero o uno, allora siete + invitati a riorganizzare il vostro codice usando il + `flexible array member <#zero-length-and-one-element-arrays>`_. + +Per altri calcoli, usate le funzioni size_mul(), size_add(), e size_sub(). Per +esempio, al posto di:: + + foo = krealloc(current_size + chunk_size * (count - 3), GFP_KERNEL); + +dovreste scrivere: + + foo = krealloc(size_add(current_size, + size_mul(chunk_size, + size_sub(count, 3))), GFP_KERNEL); + +Per maggiori dettagli fate riferimento a array3_size() e flex_array_size(), ma +anche le funzioni della famiglia check_mul_overflow(), check_add_overflow(), +check_sub_overflow(), e check_shl_overflow(). + +simple_strtol(), simple_strtoll(), simple_strtoul(), simple_strtoull() +---------------------------------------------------------------------- +Le funzioni simple_strtol(), simple_strtoll(), +simple_strtoul(), e simple_strtoull() ignorano volutamente +i possibili overflow, e questo può portare il chiamante a generare risultati +inaspettati. Le rispettive funzioni kstrtol(), kstrtoll(), +kstrtoul(), e kstrtoull() sono da considerarsi le corrette +sostitute; tuttavia va notato che queste richiedono che la stringa sia +terminata con il carattere NUL o quello di nuova riga. + +strcpy() +-------- +La funzione strcpy() non fa controlli agli estremi del buffer +di destinazione. Questo può portare ad un overflow oltre i limiti del +buffer e generare svariati tipi di malfunzionamenti. Nonostante l'opzione +`CONFIG_FORTIFY_SOURCE=y` e svariate opzioni del compilatore aiutano +a ridurne il rischio, non c'è alcuna buona ragione per continuare ad usare +questa funzione. La versione sicura da usare è strscpy(), tuttavia va +prestata attenzione a tutti quei casi dove viene usato il valore di +ritorno di strcpy(). La funzione strscpy() non ritorna un puntatore +alla destinazione, ma un contatore dei byte non NUL copiati (oppure +un errno negativo se la stringa è stata troncata). + +strncpy() su stringe terminate con NUL +-------------------------------------- +L'utilizzo di strncpy() non fornisce alcuna garanzia sul fatto che +il buffer di destinazione verrà terminato con il carattere NUL. Questo +potrebbe portare a diversi overflow di lettura o altri malfunzionamenti +causati, appunto, dalla mancanza del terminatore. Questa estende la +terminazione nel buffer di destinazione quando la stringa d'origine è più +corta; questo potrebbe portare ad una penalizzazione delle prestazioni per +chi usa solo stringe terminate. La versione sicura da usare è +strscpy(), tuttavia va prestata attenzione a tutti quei casi dove +viene usato il valore di ritorno di strncpy(). La funzione strscpy() +non ritorna un puntatore alla destinazione, ma un contatore dei byte +non NUL copiati (oppure un errno negativo se la stringa è stata +troncata). Tutti i casi che necessitano di estendere la +terminazione con NUL dovrebbero usare strscpy_pad(). + +Se il chiamate no usa stringhe terminate con NUL, allore strncpy() +può continuare ad essere usata, ma i buffer di destinazione devono essere +marchiati con l'attributo `__nonstring <https://gcc.gnu.org/onlinedocs/gcc/Common-Variable-Attributes.html>`_ +per evitare avvisi durante la compilazione. + +strlcpy() +--------- +La funzione strlcpy(), per prima cosa, legge interamente il buffer di +origine, magari leggendo più di quanto verrà effettivamente copiato. Questo +è inefficiente e può portare a overflow di lettura quando la stringa non è +terminata con NUL. La versione sicura da usare è strscpy(), tuttavia +va prestata attenzione a tutti quei casi dove viene usato il valore di +ritorno di strlcpy(), dato che strscpy() ritorna un valore di errno +negativo quanto la stringa viene troncata. + +Segnaposto %p nella stringa di formato +-------------------------------------- + +Tradizionalmente, l'uso del segnaposto "%p" nella stringa di formato +esponne un indirizzo di memoria in dmesg, proc, sysfs, eccetera. Per +evitare che questi indirizzi vengano sfruttati da malintenzionati, +tutto gli usi di "%p" nel kernel rappresentano l'hash dell'indirizzo, +rendendolo di fatto inutilizzabile. Nuovi usi di "%p" non dovrebbero +essere aggiunti al kernel. Per una rappresentazione testuale di un +indirizzo usate "%pS", l'output è migliore perché mostrerà il nome del +simbolo. Per tutto il resto, semplicemente non usate "%p". + +Parafrasando la `guida +<https://lore.kernel.org/lkml/CA+55aFwQEd_d40g4mUCSsVRZzrFPUJt74vc6PPpb675hYNXcKw@mail.gmail.com/>`_ +di Linus: + +- Se il valore hash di "%p" è inutile, chiediti se il puntatore stesso + è importante. Forse dovrebbe essere rimosso del tutto? +- Se credi davvero che il vero valore del puntatore sia importante, + perché alcuni stati del sistema o i livelli di privilegi di un + utente sono considerati "special"? Se pensi di poterlo giustificare + (in un commento e nel messaggio del commit) abbastanza bene da + affrontare il giudizio di Linus, allora forse potrai usare "%px", + assicurandosi anche di averne il permesso. + +Potete disabilitare temporaneamente l'hashing di "%p" nel caso in cui questa +funzionalità vi sia d'ostacolo durante una sessione di debug. Per farlo +aggiungete l'opzione di debug "`no_hash_pointers +<https://git.kernel.org/linus/5ead723a20e0447bc7db33dc3070b420e5f80aa6>`_" alla +riga di comando del kernel. + +Vettori a dimensione variabile (VLA) +------------------------------------ + +Usare VLA sullo stack produce codice molto peggiore rispetto a quando si usano +vettori a dimensione fissa. Questi `problemi di prestazioni <https://git.kernel.org/linus/02361bc77888>`_, +tutt'altro che banali, sono già un motivo valido per eliminare i VLA; in +aggiunta sono anche un problema per la sicurezza. La crescita dinamica di un +vettore nello stack potrebbe eccedere la memoria rimanente in tale segmento. +Questo può portare a dei malfunzionamenti, potrebbe sovrascrivere +dati importanti alla fine dello stack (quando il kernel è compilato senza +`CONFIG_THREAD_INFO_IN_TASK=y`), o sovrascrivere un pezzo di memoria adiacente +allo stack (quando il kernel è compilato senza `CONFIG_VMAP_STACK=y`). + +Salto implicito nell'istruzione switch-case +------------------------------------------- + +Il linguaggio C permette ai casi di un'istruzione `switch` di saltare al +prossimo caso quando l'istruzione "break" viene omessa alla fine del caso +corrente. Tuttavia questo rende il codice ambiguo perché non è sempre ovvio se +l'istruzione "break" viene omessa intenzionalmente o è un baco. Per esempio, +osservando il seguente pezzo di codice non è chiaro se lo stato +`STATE_ONE` è stato progettato apposta per eseguire anche `STATE_TWO`:: + + switch (value) { + case STATE_ONE: + do_something(); + case STATE_TWO: + do_other(); + break; + default: + WARN("unknown state"); + } + +Dato che c'è stata una lunga lista di problemi `dovuti alla mancanza dell'istruzione +"break" <https://cwe.mitre.org/data/definitions/484.html>`_, oggigiorno non +permettiamo più che vi sia un "salto implicito" (*fall-through*). Per +identificare un salto implicito intenzionale abbiamo adottato la pseudo +parola chiave 'fallthrough' che viene espansa nell'estensione di gcc +`__attribute__((fallthrough))` `Statement Attributes +<https://gcc.gnu.org/onlinedocs/gcc/Statement-Attributes.html>`_. +(Quando la sintassi C17/C18 `[[fallthrough]]` sarà più comunemente +supportata dai compilatori C, analizzatori statici, e dagli IDE, +allora potremo usare quella sintassi per la pseudo parola chiave) + +Quando la sintassi [[fallthrough]] sarà più comunemente supportata dai +compilatori, analizzatori statici, e ambienti di sviluppo IDE, +allora potremo usarla anche noi. + +Ne consegue che tutti i blocchi switch/case devono finire in uno dei seguenti +modi: + +* ``break;`` +* `fallthrough;`` +* ``continue;`` +* ``goto <label>;`` +* ``return [expression];`` + +Array di lunghezza zero o con un solo elemento +---------------------------------------------- +All'interno del kernel ricorre spesso la necessita di avere membri +di dimensione variabile all'interno di una struttura dati. In questi +casi il codice del kernel dovrebbe usare sempre i `"flexible array +member" <https://en.wikipedia.org/wiki/Flexible_array_member>`_. La +tecnica degli array a lunghezza nulla o di un solo elemento non +dovrebbe essere più usata. + +Nel codice C più vecchio, la dichiarazione di un membro di dimensione +variabile in coda ad una struttura dati veniva fatto dichiarando un +array di un solo elemento posizionato alla fine della struttura dati:: + + struct something { + size_t count; + struct foo items[1]; + }; + +Questo ha portato ad un calcolo di sizeof() traballante (dovrebbe +rimuovere la dimensione del singolo elemento in coda per calcolare la +dimensione esatta dell' "intestazione"). Per evitare questi problemi è +stata introdotta un' `estensione a GNU C +<https://gcc.gnu.org/onlinedocs/gcc/Zero-Length.html>`_ che +permettesse la dichiarazione di array a lungezza zero:: + + struct something { + size_t count; + struct foo items[0]; + }; + +Ma questo ha portato nuovi problemi, e non ha risolto alcuni dei +problemi che affliggono entrambe le tecniche: per esempio +l'impossibilità di riconoscere se un array di quel tipo viene usato +nel mezzo di una struttura dati e _non_ alla fine (potrebbe accadere +sia direttamente, sia indirettamente quando si usano le unioni o le +strutture di strutture). + +Lo standard C99 introduce i "flexible array members". Questi array non +hanno una dimensione nella loro dichiarazione:: + + struct something { + size_t count; + struct foo items[]; + }; + +Questo è il modo con cui ci si aspetta che vengano dichiarati gli +elementi di lunghezza variabile in coda alle strutture dati. Permette +al compilatore di produrre errori quando gli array flessibili non si +trovano alla fine della struttura dati, il che permette di prevenire +alcuni tipi di bachi dovuti a `comportamenti inaspettati +<https://git.kernel.org/linus/76497732932f15e7323dc805e8ea8dc11bb587cf>`_. +Inoltre, permette al compilatore di analizzare correttamente le +dimensioni degli array (attraverso sizeof(), `CONFIG_FORTIFY_SOURCE`, +e `CONFIG_UBSAN_BOUNDS`). Per esempio, non esiste alcun meccanismo in +grado di avvisarci che il seguente uso di sizeof() dia sempre come +zero come risultato:: + + struct something { + size_t count; + struct foo items[0]; + }; + + struct something *instance; + + instance = kmalloc(struct_size(instance, items, count), GFP_KERNEL); + instance->count = count; + + size = sizeof(instance->items) * instance->count; + memcpy(instance->items, source, size); + +Il valore di ``size`` nell'ultima riga sarà ``zero``, quando uno +invece si aspetterebbe che il suo valore sia la dimensione totale in +byte dell'allocazione dynamica che abbiamo appena fatto per l'array +``items``. Qui un paio di esempi reali del problema: `collegamento 1 +<https://git.kernel.org/linus/f2cd32a443da694ac4e28fbf4ac6f9d5cc63a539>`_, +`collegamento 2 +<https://git.kernel.org/linus/ab91c2a89f86be2898cee208d492816ec238b2cf>`_. +Invece, `i flexible array members hanno un tipo incompleto, e quindi +sizeof() non può essere applicato +<https://gcc.gnu.org/onlinedocs/gcc/Zero-Length.html>`_; dunque ogni +uso scorretto di questo operatore verrà identificato immediatamente +durante la compilazione. + +Per quanto riguarda gli array di un solo elemento, bisogna essere +consapevoli che `questi array occupano almeno quanto lo spazio di un +singolo oggetti dello stesso tipo +<https://gcc.gnu.org/onlinedocs/gcc/Zero-Length.html>`_, e quindi +contribuiscono al calcolo della dimensione della struttura che li +contiene. In questo caso è facile commettere errori quando si vuole +calcolare la dimensione totale della memoria totale da allocare per +una struttura dati:: + + struct something { + size_t count; + struct foo items[1]; + }; + + struct something *instance; + + instance = kmalloc(struct_size(instance, items, count - 1), GFP_KERNEL); + instance->count = count; + + size = sizeof(instance->items) * instance->count; + memcpy(instance->items, source, size); + +In questo esempio ci siamo dovuti ricordare di usare ``count - 1`` in +struct_size(), altrimenti avremmo --inavvertitamente-- allocato +memoria per un oggetti ``items`` in più. Il modo più pulito e meno +propenso agli errori è quello di usare i `flexible array member`, in +combinazione con struct_size() e flex_array_size():: + + struct something { + size_t count; + struct foo items[]; + }; + + struct something *instance; + + instance = kmalloc(struct_size(instance, items, count), GFP_KERNEL); + instance->count = count; + + memcpy(instance->items, source, flex_array_size(instance, items, instance->count)); |